Atleti A1 che hanno meno di 40 anni e che non presentano patologie definite a rischio, possono riprendere attività sportiva a 7 giorni dalla negativizzazione con esame ECG basale e prova sotto sforzo favorevoli;
Atleti A1 che hanno più di 40 anni, o che, avendo meno di 40 anni presentano patologie definite a rischio, possono riprendere attività sportiva a 14 giorni dalla negativizzazione con esame ECG basale e prova sotto sforzo favorevoli;
Atleti A1 di rilevanza nazionale o atleti amatoriali che intendono praticare da subito l’attività sportiva dovranno sottoporsi ad una visita che includa un ECG basale, una prova ergometrica incrementale massimale con monitoraggio elettrocardiografico e un ecocardiogramma Color Doppler. Queste prove possono essere eseguite il giorno stesso della negativizzazione e, se favorevoli, l’atleta può da subito riprendere l’attività sportiva.
Le cose si complicano (giustamente) man mano che si va avanti con il grado di malattia che l’atleta ha dovuto affrontare. Per gli atleti A2 e A3, in ogni caso, la ripresa dell’attività sportiva non può avvenire prima dei 30 giorni dalla negativizzazione, ed è quello il limite minimo di tempo che dovrà attendere il medico specialista prima di dare l’assenso alla ripresa delle attività sportive.
Gli atleti A2 dovranno superare la visita medica eseguendo una prova ergometrica incrementale massimale con monitoraggio elettrocardiografico e monitoraggio della saturazione dell’ossigeno prima, durante e dopo la prova; un ecocardiogramma Color Doppler; il monitoraggio H24 tramite holter cardiaco che includa anche la prova sotto sforzo; esame spirometrico in grado di registrare la capacità polmonare secondo dettagliati criteri (non li elenco perché sono molto tecnici); gli esami del sangue con determinazione di diversi parametri (tra cui emocromo, creatinina, ferritina e molti altri); l’esame delle urine.
Infine, per gli atleti A3 che sono guariti dalla forma più grave della CoViD-19 sono previste, oltre che le prove viste per gli atleti A2, ulteriori prove per la valutazione dinamica della capacità polmonare (CPET), sia a riposo che sotto sforzo, e tutte le prove integrative che lo specialista riterrà necessarie.
Solo se la visita verrà ritenuta favorevole potrà essere rilasciato il certificato di idoneità per la pratica dell’atletica leggera (in caso fosse scaduto) o il certificato di ritorno all’attività agonistica (in caso il nostro certificato fosse stato sospeso per positività).